Lo sviluppo di competenze tecnologiche di punta nel campo dell’alta risoluzione spaziale e spettrale ha permesso alla comunità INAF di affermarsi a livello mondiale in molti dei temi caldi dell’Astrofisica moderna: dalla scoperta e caratterizzazione dei pianeti extrasolari e dei dischi protoplanetari, alla fisica e chimica dettagliata delle popolazioni stellari e del mezzo intergalattico, alla cosmologia e fisica fondamentale.

L’Italia è fortemente coinvolta nella costruzione delle missioni spaziali CHEOPS(2019) e PLATO (2026) dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dell’osservatorio EELT (2024) dell’European Southern Observatory (ESO). Questi strumenti permetteranno un enorme salto in avanti nello studio dei pianeti extrasolari e della loro abitabilità, e renderanno possibile scrutare nuovi orizzonti della fisica fondamentale e dell’origine dell’Universo. CHEOPS porterà in orbita un telescopio concepito da INAF e costruito in Italia (con il supporto dell’ASI). Anche i 26 telescopi e il computer di bordo di PLATO sono progettati da INAF e saranno realizzati in collaborazione con l’industria spaziale nazionale e l’ASI. Per EELT, che sarà il più grande telescopio al mondo, la nostra comunità scientifico-tecnologica ha la responsabilità di progettare e costruire il modulo di ottica adattiva MAORY e lo spettrografo ad alta risoluzione HIRES, strumenti che saranno realizzati in collaborazione con le imprese italiane. Questi fondamentali contributi a strumenti sviluppati nell’ambito di grandi collaborazioni internazionali sono straordinarie opportunità per le imprese italiane del settore delle tecnologie avanzate e sono stati possibili grazie all’eccellenza raggiunta dagli scienziati e tecnologi della nostra comunità.  Il progetto FRONTIERA ha lo scopo strategico di mantenere e consolidare questa eccellenza per permettere agli scienziati italiani – soprattutto ai giovani di oggi – di essere protagonisti in futuro nell’uso scientifico di questi  strumenti.

Il progetto si propone di:

  • Completare la realizzazione di SHARK, uno strumento per imaging ad alta risoluzione a due canali (visibile e infrarosso) , selezionato con procedura competitiva per LBT;
  • Consolidare la progettazione della strumentazione per l’alta risoluzione spettrale per EELT per cui l’Italia ha assunto il ruolo di PI internazionale;
  • Sostenere la ricerca scientifica che è il primo motore per lo sviluppo di questa strumentazione.