Attrazione degli Investimenti e sostenibilità finanziaria
Favorendo la partecipazione di INAF alla realizzazione di infrastrutture di ricerca di valenza internazionale, il progetto permette alle aziende ad alta tecnologia nazionali di collaborare con prestigiosi enti di ricerca e partners industriali di altri paesi europei e nord americani, generando in questo modo l’apertura a customers oltre i confini nazionali. Questo meccanismo ha già dato frutti; per es., i finanziamenti ottenuti con i progetti premiali E-ELT (European Extremely Large Telescope) 2011 e 2012 “T-Rex” hanno consentito il consolidamento della leadership di INAF, rendendo fattibile l’affidamento a INAF da parte dell’European Southern Observatory della costruzione dello strumento MAORY con un contratto da 18.5 MEUR che è stato stipulato a inizio 2016. Il finanziamento ottenuto sarà utilizzato in gran parte in contratti industriali per la costruzione dei componenti dello strumento.
Un altro esempio è dato dalla tecnologia degli specchi adattivi “voice-coil”, sviluppati nell’ambito di una collaborazione tra industrie italiane e INAF, che sono stati adottati come scelta di riferimento da organizzazioni internazionali come ESO, LBTO, e GMT Corporation. In particolare, in giugno 2015 ESO ha affidato una commessa di 30 Milioni di Euro al consorzio AdOptica composto da due ditte Italiane, ADS International e Microgate Engineering in collaborazione con INAF, per la progettazione definitiva e la realizzazione dell’unità di ottica adattativa per lo specchio M4 dell’E-ELT, il più grande mai realizzato con questa tecnologia.
Infine lo scorso maggio 2016, l’industria italiana si è garantita una commessa da 400 milioni di euro per la costruzione della cupola e della struttura meccanica di supporto dell’E-ELT che, con il suo specchio principale di 39,3 metri di diametro, sarà il più grande telescopio ottico/vicino infrarosso mai costruito. Questo maxi-contratto, il più grande di sempre per un progetto di astronomia da terra, è stato ottenuto dal consorzio ACe, composto da Astaldi, Cimolai e dal prestatore d’opera EIE Group.
Per quanto riguarda la sostenibilità finanziaria del progetto, va rimarcato che i finanziamenti richiesti, al netto delle spese generali, sono principalmente dedicati al completamento dello strumento SHARK-VIS (31%), al consolidamento delle tecnologie per l’alta risoluzione spettrale in funzione di HIRES (14%), al personale da assumere per svolgere le attività tecnologiche (12%) e scientifiche (24%), al finanziamento di borse di dottorato di ricerca per la formazione di giovani ricercatori (9%).
Le attività proposte appaiono prive di rischi: SHARK-VIS ha già superato review abilitanti al passaggio alla fase costruttiva. La parte scientifica è la naturale evoluzione di progetti in cui la comunità italiana ha riconoscimento internazionale e produzione scientifica ben documentate.